fred di nona
- 15/09/2014 00:46:00
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Cè tanta luce dopo la soglia del buio; ma al di qua si riparte da terra, è qui che la vita rimane e riparte, cercando ancora poesia, anche unaltra poesia.
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Antonio Ciavolino
- 15/09/2014 00:15:00
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E un testo complesso, ricco di metafore, allegorie naturali, rimandi. Derimerne un senso stretto, la narrazione, risulta incongruo poiché, imho, occorre piuttosto arrendersi al fluire delle immagini insinuate dai versi, così da svelare la natura del brano. Un inno damore, infine, cantato con slancio talora delicato, tal altra irruente. La chiusura brilla di speranza e di futuro nel ripartire della poesia che, alla mia lettura, è parafrasi della vita ed è nuovo inizio. Alla strofa iniziale in endecasillabi, va la mia predilezione. (Il secondo verso della strofa è un decasillabo. basterebbe davvero poco, una congiunzione o una copula, per adeguarlo alla misura davvero armoniosa della strofa.) - è una brezza che amo e dove porta, è culla della sola primavera nel ventre pieno d’acqua di una foglia s’insinua in fondo al tondo che contrae nelle sue mille logiche l’adesso di un gioco misterioso che trapassa, chi sa da quale lato, a prima sera.- ^ grande musicalità! Complimenti e per la quattrocentesima poesia composta. Evviva. Più baci. <tre Vale
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